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Quando (e perché!) rivedere la tua EVP

La proposta di valore per i collaboratori (EVP) è molto più di una promessa fatta in fase di recruiting: è ciò che i talenti si aspettano di vivere ogni giorno, una volta entrati in azienda.

Oggi il mercato del lavoro è sempre più trasparente e i candidati possono scoprire in pochi clic se le promesse sono mantenute: non c’è più spazio per EVP costruite su illusioni. L’EVP non riguarda solo il recruiting, ma impatta cultura, reputazione e retention. Quando non è coerente con la realtà aziendale, le conseguenze possono essere significative: turnover, difficoltà nel trattenere i talenti migliori e costi crescenti di assunzione.

Ma come capire se è arrivato il momento di rivedere la tua EVP? E come farlo in modo efficace e credibile?

 

I segnali che indicano la necessità di un aggiornamento

Molte aziende si rendono conto troppo tardi che la loro EVP non funziona più: spesso quando iniziano a perdere i talenti più promettenti o quando il recruiting diventa sempre più difficile.

Molto spesso, la reputazione del datore di lavoro e l’EVP contano più di ruolo, salario e benefit nella decisione finale dei candidati. Davvero!

In questo scenario, continuare a proporre una EVP datata, non allineata con la realtà o con i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro non è più sostenibile.

 

Come affrontare una revisione efficace della EVP

Rivedere la EVP non è solo un esercizio comunicativo. È un processo che coinvolge tutta l’organizzazione e che deve iniziare da un’analisi onesta e approfondita dell’esperienza vissuta dai collaboratori. Un audit ben strutturato prende in considerazione tre aspetti fondamentali:

  • Allineamento tra esigenze aziendali e aspettative dei collaboratori. È fondamentale capire se ciò che l’azienda chiede (obiettivi, trasformazioni, competenze chiave) è compatibile con ciò che i collaboratori cercano. Questo bilanciamento si ottiene analizzando strategia aziendale e ascoltando i colleghi.
  • Equilibrio tra autenticità e aspirazione. Un’EVP valida deve trovare un buon equilibrio tra aspirazione e credibilità. L’overpromising è uno dei nemici peggiori dell’employer branding!
  • Cosa ti rende veramente diverso? Molti elementi delle EVP sono condivisi da tutte le aziende di un settore. Il punto è individuare ciò che ti rende davvero distintivo. Osservare i competitor e ascoltare i collaboratori può aiutare a identificare questi tratti unici.

 

Misurare l’efficacia della tua nuova EVP

Una volta aggiornati contenuti e posizionamento, è importante capire se e quanto la nuova EVP sta funzionando. Gli indicatori possono essere divisi in tre livelli:

  1. Coerenza: è importante monitorare la coerenza dei messaggi sui canali presidiati (career site, social, job post).
  2. Percezione ed engagement: analizzare il sentiment interno, i tassi di engagement e i feedback dei candidati può rivelare insight utili al miglioramento continuo
  3. Impatto sul business: osservare metriche come time to hire, qualità delle candidature, retention e produttività può aiutare a comprendere l’efficacia della nuova EVP

 

Guardare avanti: EVP a prova di futuro

Rivedere l’EVP oggi non significa solo risolvere i problemi attuali, ma prepararsi per le sfide di domani.

Le aziende che investono in una proposta di valore solida, autentica e in evoluzione costante avranno un vantaggio competitivo nel mercato del talento. Il futuro appartiene a chi riesce ad allineare l’esperienza reale dei collaboratori alle promesse fatte, mantenendo coerenza, ascolto e capacità di adattamento.

Vuoi ripensare la tua EVP e renderla più allineata, attrattiva e distintiva? Possiamo accompagnarti in ogni fase. Contattaci.

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